lunedì 2 agosto 2010

CHABERTON MARATHON 1 Agosto 2010


Foto Chaberton Marathon 2010
Classifica Chaberton Marathon 2010

Edizione 2009
Edizione 2008

Dal racconto dell'OrcoPinoR
Ultima gara in programma prima dell'UTMB 2010.
Tanti amici alla partenza, chi per la 22km chiamata la 'Skyrace K22' chi per la 42km chiamata la 'SkyMarathon dei Forti'.
A differenza dello scorso anno dove il meteo è stato ostile, quest'anno le previsioni ci prospettano un cielo sereno per tutta la giornata.
Ci ritroviamo alle 6.00 a.m. con PinoCar PinoPic e Paolo alla posta vecchia di Rivoli e da li con il nuovo Kangoo di PinoCar ci portiamo in un'ora alla partenza di Cesana Torinese m 1350 S.l.m.
Il tempo di parcheggiare, prendere un caffè e fare le foto di rito ed eccoci partiti.
La 42km con partenza alle 8.00 a.m. mentre la 22km con partenza alle 9.00 a.m.
Dal centro di Cesana(To) ci portiamo in 5km all'abitato di Fenils m.1270 Sl.m. su un comodo sentiero, prima con un sali e scendi su dolci declivi poi con una decisa discesa che ci porta a costeggiare la Dora Riparia, infine una leggera salita ci accompagna al centro del paese di Fenils.

Inizia dal paese il dislivello più importante che ci porterà da quota m.1270 ai m.3131 della punta Chaberton.
La Skymarathon dei Forti è inserita nel calendario dell’International Skyrunning Federation I.S.F., in quanto prova del campionato "2010 Skyrunner world series Races".
In questa gara e' presente l'elite mondiale della specialità ad esempio: Cecilia Mora, Emanuela Brizio, Dawa Sherpa...
I cancelli per non essere eliminati dalla gara sono molto stretti, H4.30 a Claviere per la 42km e h3.00 per il colle Chaberton per la K22.
Il tratto di 5km da Cesana a Fenils e' stato molto veloce e l'inizio della salita  verso Fenils ci coglie un po' in affanno ma è poca cosa....ci si abitua velocemente e il fresco del mattino ci aiuta nella fatica.
Viaggio insieme a Paolo e PinoCar e si spera di fare la gara tutti insieme per tutta la durata.
Per Paolo e' prima Maratona in montagna, è molto preparato essendo un preparatore atletico che lavora a tempo pieno in una palestra di Rivoli.
Ha voglia di correre anche in salita ma gli consiglio di risparmiare energie siamo solo al 8km e la gara e' ancora lunga.
Ci sorpassa di gran carriera Silvio, come al solito noi si era partiti a razzo mentre lui con il suo passo costante da CaterPillar ci raggiunge e supera sempre...al momento.

Ultimo ristoro prima del Colle, Grazia, la sorella di Livio, si unisce al nostro gruppetto.
Le rampe si fanno importanti e il dislivello viene consumato in pochissimi km...ci diamo dentro...abbiamo il timore di non stare nei cancelli orari.

Grazia mi dice che alla punta Chaberton occorre arrivare nelle 3ore...e siccome io non ricordo bene, di gran carriera tiriamo la volata in cima dove arriviamo in 3 ore e 5 minuti con il risultato di aver perso il contatto con PinoCar e Paolo.
In realtà il cancello era alle 3 ore al colle Chaberton per la K22...
La salita alla punta e' stata molto coreografica, tra atleti che salivano e atleti che arrivati gia' in cima scendevano, tra panorami mozzafiato, polvere ,incitamenti e richiami...sembra un vero girone dantesco.

Polmoni sbuffanti
di genti esuberanti
calcano lunghe pietraie
che furono avvolte
nel ferro e nel fuoco.
Sudori, sangue e fatiche
Corse e ricorsi storici
si avvicendano su
cime transfrontaliere
ormai pacificate


Ci fiondiamo il più velocemente possibile nella lunga discesa che ci porterà a Claviere...il tempo stringe e il cancello delle h4.30 e' per noi una spada di Damocle.
Poco il tempo per parlare solo correre e prestare attenzione al percorso molto tecnico.
Arrivati quasi al torrente che scende a Claviere dietro di noi un urlo di dolore.
Un'atleta della K22 che ci sta per raggiungere , con una discesa a rotta di collo, e' caduto e nel momento in cui mi sono girato e' ancora li' che ruzzola come un sacco di patate.
Immediatamente mi sono fermato e ho cercato di soccorrerlo chiedendogli che se stava male e se riusciva a proseguire con le sue gambe.
L'atleta dell'atletica Tranese, oltre allo spavento passeggero presentava delle leggere escoriazioni alle gambe e assicuratomi che non avesse nient'altro, io e Grazia abbiamo proseguito nella gara sperando di recuperare il tempo dedicato al malcapitato.

Arriviamo a Claviere in 4H e 5 minuti, siamo dentro fiuuuu......
Al ristoro cerchiamo di mangiare qualcosina anche se con il caldo del mezzogiorno e la discesa veloce, di ingerire cibo non se ne' ha la benchè minima voglia....trovo pero' con enorme piacere, che l'organizzazione ha sfoderato delle coloratissime angurie, ne faccio letteralmente incetta mangiandone 4 grosse fettone....ho quasi lo stomaco che esplode accidenti a me e alla mia ingordigia.

Ripartire è una sofferenza...accaldato con dentro lo stomaco sette piccoli nani che spingono. Vedo arrivare al ristoro anche PinoCar e Paolo a cui chiediamo di ripartire. Ci segue solo Paolo PinoCar decide di ritirarsi.
Usciti da Claviere il tracciato prosegue sulle impennate piste da sci che con il caldo ci costringono a a ritmi molto lenti.
Non una nuvola in cielo, il sole sta facendo la sua parte e ci sta cuocendo a dovere e mi sento come un fico lasciato a seccare sulle tavole di legno come si usa nel sud Italia .
Prometto a Paolo che se termina la gara avrà l'investitura da Orco.
La gara e' ancora lunga e al cartello 'Percorso degli Alberi secolari' siamo solo al 25km.
Ci attende la lunga salita al Colletto verde e da li poi proseguire per lo Chenalliet.
Bellissimo l'arrivo al Colletto verde e sensazionale la cima dello Chenalliet inserito nel complesso del sito geologico protetto, qui si trovano resti di un antico vulcano sottomarino.

Lo Chenaillet faceva inoltre parte del complesso sistema di difesa che con il forte Gondrand e Janus costituiva il sistema difensivo Francese delle Alpi.
Dalla cima dello Chenalliet vediamo ormai lo Janus ultimo forte da superare prima della discesa al paese di MontGenevre.
Scendendo mi accorgo di essermi procurato l'ennesima abrasione da sfregamento sulla coscia destra...un bruciore che non mi e' possibile far smettere perchè ho dimenticato sia la Lobocaina sia i cerotti che mi eviterebbero questo fastidio.

Alla salita dello Chenalliet abbiamo perso Paolo e proseguo la gara con Grazia.
Passiamo dal forte Gondrand con una sete feroce e ormai l'acqua nelle borracce e nei CamelBag è un brodo caldo, approfittiamo quindi dell'ultimo ristoro posto alle pendici del monte Janus per bere abbondanti bicchieri di Coca e per farmi bendare dai vigili del fuoco la mia abrasione alla coscia destra.

Mi applicano, con disponibilità e gentilezza una fascia di 2metri (sembro un ferito di guerra), alla coscia che assolve perfettamente alle funzionalità.

Ultima ed esposta salita allo Janus, il forte da cui sono state sparate nella seconda guerra mondiale, le cannonate che hanno abbattuto nel giro di poche ore l'allora forte militare Italiano, dello Chaberton.

Dallo Janus con Grazia, una lunga discesa di 4km verso l'arrivo che raggiungiamo tra torbiere, lariceti e piste da sci, con un ultimo sprint finale sotto lo sguardo ormai riposato di Dawa Sherpa.
Ah a proposito, Paolo ha terminato la gara...un'altro Orco in famiglia.
Tirando le somme una gara di alto livello sia per la difficoltà tecnica del percorso sia per i cancelli orari fatti per veri Corridori del cielo.
Non tutti sono riusciti a chiudere la gara sia per l'asprezza del percorso sia per non aver passato i cancelli orari...il prossimo anno ci si potrà prendere la rivincita...le iscrizioni aperte a Gennaio 2011.
Foto Chaberton Marathon 2010