lunedì 7 novembre 2016

7°Ecomaratona di Alba (Cn) 6 Novembre 2016

Foto Ecomaratona di Alba 2016
Classifica Ecomaratona di Alba 2016
Sito Ecomaratona di Alba

Edizione 2013

Dal racconto dell'OrcoVale

Al ritiro pettorali c’è un clima allegro e guardo gli atleti in fila
con curiosità, forse per cercare un po’ di conforto sulla mia dubbiosa
preparazione atletica per una gara impegnativa come la “prima”
maratona.

Alba è una bella cornice per iniziare questa bella avventura, le
torri antiche e il pavè del centro storico fanno di questa bella città
la location ideale per il mio battesimo. L’ansia arriva solo a pochi
minuti dalla partenza, complice il cervello che comincia ad inviare
input positivi tipo “fai del tuo meglio” ,“l’importante è divertirsi”,
“occhio alle storte in discesa” e così via. Alle 9,05 si parte con il
chiacchiericcio tipico degli amici al bar che si prendono in giro e la mia ansia se ne va.

Il pensiero costante è di gestire l’andatura iniziale senza esagerare e mantengo una velocità da crociera da lungo lento non sapendo bene come riuscirò a gestire gli ultimi chilometri. I miei obiettivi alla partenza erano: terminare la gara, non prendermi storte vista la mia predisposizione e non imbattermi nella crisi del 35esimo che mi dicono essere quasi la norma.


La pioggia del giorno prima ha reso le parti sterrate del percorso un po’ scivolose e si balla un po’ ma il panorama è mozzafiato soprattutto perché a metà gara è uscito un sole caldo che ha enfatizzato i colori autunnali delle vigne.
Ad ogni discesa avevo davanti agli occhi un bel dipinto ordinato, una bella collaborazione tra la natura e l’opera perfetta dei viticoltori; forse è proprio per la motivazione visiva  che ho scelto di partecipare a questa gara che consiglio a tutti i podisti; un plauso agli organizzatori è obbligatorio, visto il ricco pacco gara, ristori ben posizionati e percorso ben tracciato.

Al 38esimo tocca inerpicarsi per una salita in vigna spezzagambe dove camminare è l’unica possibilità rimasta, ma la felicità di sapere che manca un pugno di chilometri prevale su tutto. Gli ultimi tre chilometri in discesa mi danno la possibilità di sparare le ultime cartucce e cerco di recuperare il ritardo accumulato nelle salite.
Chiudo questa bella gara in 4 ore e 10 minuti e la sensazione è di aver scavalcato una staccionata da cui non si torna indietro…tocca pensare alla prossima maratona ,stay tuned!

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